LA CARTA

CENNI STORICI


L'invenzione della carta ha origini molto antiche e ne troviamo menzione nel Shuowen jie zi, il dizionario dei caratteri cinesi completato verso l'anno 100 d.C. da Xuren. Egli descriveva una tecnica di fabbricazione della carta già abbastanza ben definita, ottenuta con una parte di cascami di seta stemperata in acqua; la pasta fluida veniva poi stesa su un telaio di bambù e fatta essiccare.

Una notizia ancora più antica datata al 12 a.C. contenuta nella Storia degli Han e riferita all'imperatore Changdi, ricorda che la carta fatta di cascami di seta era usata a corte per avvolgere i medicamenti.

Ritrovamenti archeologici nel Lopnur hanno portato alla luce frammenti di carta di canapa databili in un caso al 49 a.C. sotto l'imperatore Xuandi. Ma recenti scoperte, consentono di anticipare di oltre un secolo la conoscenza di tale prodotto. Nella tomba di un personaggio regale, che i materiali di contesto inducono a collocare tra il 177 e il 141 a.C., è stato ritrovato un frammento cartaceo di circa 15 centimetri quadrati sul quale appaiono, accuratamente tracciate, alcune linee in nero che, a giudizio degli archeologi cinesi, indicano fiumi, strade e monti; una mappa quindi, una vera e propria "carta geografica".

In genere questi materiali non erano usati per scrivere, certo a causa della loro eccessiva porosità, ma solo per avvolgere oggetti.

Col tempo in Cina migliorarono la composizione e i materiali di partenza furono diversi: foglie di riso, pasta di bambù, corteccia di varie piante e soprattutto alcune specie di gelso: il gelso nero e quello "da carta".

I pregi della carta erano evidenti, la sua superficie si prestava meglio di ogni altra al tracciato, era leggera da trasportare e facile da conservare, era più economica a parità di rendimento di ogni altro materiale. Essa si diffuse dapprima accanto agli altri materiali (la seta e le lamelle di bambù), ma nel 404 un editto di Huanxuan proibì l'uso di ogni altro materiale. Sempre la tradizione fissa al 751, sotto i Tang l'anno in cui la carta cinese viene conosciuta dal mondo musulmano grazie alle notizie fornite da alcuni soldati cinesi, cui tale materiale era noto, i quali, fatti prigionieri dai Musulmani, insegnarono loro la tecnica di fabbricazione.

Pochi anni dopo vengono aperte le prime cartiere a Bagdad e poi in Egitto ed in Marocco.

In Italia la fabbricazione della carta fu introdotta dagli Arabi intorno all'anno 1000; il primo documento su carta è conservato presso l'archivio di Stato di Palermo e risale al 1109; proviene dalla cancelleria dei re normanni di Sicilia, è bilingue (greco-arabo) ed è attribuito alla Contessa Adelaide, prima moglie di Ruggiero I.

Intorno al 1100 l'arte della carta si affermò ad Amalfi e Fabriano e da qui si diffuse rapidamente in altre città italiane.

I cartai di Fabriano diffusero la nuova arte prima in Italia e poi contribuirono efficacemente alla sua diffusione in altri paesi europei.

 Le prime cartiere sorsero in Francia nel XVI secolo e pare che la nuova arte vi fosse stata introdotta dalla Spagna. La prima cartiera tedesca fu quella del commerciante Ullman Stromer e sorse nel 1390 alle porte di Norimberga. Stromer aveva appreso durante i suoi viaggi in Lombardia e a Venezia l'arte di fabbricazione della carta. Fondò la sua cartiera a 62 anni portandoci a lavorare operai italiani di Salò. Nel 1400 vennero fondate cartiere in Svizzera: a Morly e Basilea nel 1440 e a Berna nel 1465. La prima cartiera in Belgio venne avviata nel 1407. Il primo cartario inglese fu John Tate che costruì una cartiera nel 1494 a Stevenage. La prima cartiera svedese risale al 1532; la prima danese al 1540. Le prime cartiere in Olanda apparvero intorno al 1586 a Dordrecht e Arnheim. La fabbricazione della carta in America venne introdotta alla fine del XVII secolo.

La cartiera che vanta origini più remote è sicuramente la cartiera Miliani, sorta come tale alla metà del 1700 ma preesistente con vari opifici da diversi secoli; la cartiera di Subiaco (XVII secolo) la Galvani (1710), la Maglio e Brodano (1765) e la Cartiera di Verona (1814) sono tra le più antiche cartiere ancora in esercizio.

Il passaggio dalla produzione artigianale a quella industriale, avvenne, come è noto nella prima metà dell'800 con l'invenzione della macchina continua e l'utilizzazione del legno come materia prima.

Ormai il processo industriale, vertiginosamente sviluppatosi nel secolo appena trascorso nelle sue componenti fondamentali, dalle materie prime ai prodotti, è largamente sufficiente ad affrontare i bisogni sempre crescenti di mezzi e di servizi fornendo alla trasformazione i molteplici tipi di carte e cartoni necessari; è in questo senso che ancora oggi si sta studiando molto, in particolare nei paesi ad alta specializzazione cartaria, al fine di incrementare la resa delle materie prime e di ottenere uno sfruttamento ottimale delle loro caratteristiche fisico-meccaniche attraverso l'affinamento e la messa a punto di macchinari atti alla lavorazione sia del legno che delle carte di recupero.

 

La Carta > Cenni storici > Materie prime - Lavorazione delle materie prime

Sommario

 

 
 
 






















 




Copyright © 2005> All rights reserved; IMBALLAGGINET® registered trademark