Il legno utilizzato per la produzione di
imballaggi proviene da pioppo, faggio e specie resinose, come ad esempio
l'abete e il pino.
Vengono utilizzati inoltre pannelli lignei quali truciolare, compensato,
MDF e OSB.
Gli imballaggi non più utilizzabili possono trasformarsi in risorsa.
Gli imballaggi di legno sono suddivisi in 3 grandi categorie:
IMBALLAGGI ORTOFRUTTICOLI
Per imballaggi ortofrutticoli si intendono quelli
utilizzati nelle fasi di raccolta, confezionamento, stoccaggio,
trasporto e vendita di frutta e verdura. La tipologia di
confezionamento consente l'esposizione e la vendita del prodotto
contenuto, sia per singoli frutti sia per l'intera confezione. Si tratta
di imballaggi riutilizzabili grazie alle loro caratteristiche di
resistenza dinamica e statica; il riutilizzo è previsto dalla legge se
l'imballaggio è "integro pulito e asciutto". Ne deriva
che tali imballaggi diventano rifiuti generalmente al punto vendita (G.D.O.
e piccola distribuzione), presso i mercati ortofrutticoli e, nel caso di
vendita dell'intera confezione, nel circuito domestico.
Gli imballaggi ortofrutticoli sono destinati anzitutto ai mercati
generali, ai centri di grande distribuzione e secondariamente ai
dettaglianti di settore. In parte minore questi imballaggi giungono al
consumo domestico.
PALLET
Per pallet si intende “una piattaforma orizzontale
caratterizzata da un’altezza minima compatibile con la movimentazione
tramite carrelli transpallet e/o carrelli elevatori a forche e altre
appropriate attrezzature di movimentazione, impiegata come supporto per
la raccolta, l’immagazzinamento, la movimentazione e il trasporto di
merci e di carichi. Essa può essere costruita o equipaggiata con
struttura superiore” (Fonte UNI ISO 445).
I pallet sono imballaggi rigidi, monomateriali costruiti
mediante assemblaggio di tavole segate e blocchetti di legno
segato o di truciolare.
I pallet sono da sempre utilizzati per la movimentazione
delle merci confezionate, di tutti i generi e vengono
normalmente utilizzati nelle aziende.
A seconda dell'utilizzo, è possibile suddividere i pallet in due
categorie:
- pallet a rendere
- pallet a perdere
Per "pallet a rendere" si intende un imballaggio che può essere
utilizzato per numerose movimentazioni, mentre il "pallet a perdere"
viene utilizzato una sola volta.
Questa distinzione di utilizzo porta anche a caratteristiche diverse del
prodotto: nel primo caso quindi il pallet ha una maggiore resistenza,
mentre nel secondo si tratta di un pallet meno resistente ma più
economico.
Il pallet a rendere viene in genere utilizzato in caso di fornitura
costante tra aziende, mentre quelli a perdere concludono la loro vita
presso l'utente finale (ad esempio un'impresa edile che acquista
mattonelle).
I pallet si suddividono in pallet standard (o normati)
e pallet su misura (o non normati).
La necessità di omologare i pallet a livello internazionale per
facilitare gli scambi, ha portato alla nascita dell'EPAL
(European Pallet Association), il marchio di garanzia della
qualità dell'Euro-pallet con rigide regole di controllo.
Dal 1° marzo 1999 è stato introdotto anche in Italia, e dal 1° gennaio
2003 sostituirà tutti i vecchi Centromarca e gli EUR. La società SGS ha
ottenuto la licenza di produrre e riparare gli EUR-EPAL, con l'incarico
del controllo qualità a livello nazionale.
Tutti i pallet EUR-EPAL certificati sono dotati di una graffa di
certificazione di qualità con la sigla EPAL.
IMBALLAGGI INDUSTRIALI
Gli imballaggi industriali rappresentano un
"sistema di gestione specializzato" e la loro caratteristica peculiare è
relativa alla predisposizione delle aziende operatrici del settore a
gestire il servizio d’allocazione dei prodotti nei contenitori
progettati a questo scopo. La caratteristica peculiare del "contenitore"
è invece relativa all’attitudine di questo tipo d’imballaggio a
contenere prodotti industriali, soprattutto
macchinari e impianti in genere, non ai criteri o ai
procedimenti attuati per la sua realizzazione.
Gli imballaggi industriali sono generalmente utilizzati per il trasporto
di beni destinati a aziende produttrici. Giungono al consumo domestico
quelli contenenti elettrodomestici, cristalli, sculture, ecc. Gli altri
terminano la loro vita nel circuito della produzione e della
distribuzione. Tipologie come le gabbie aperte, sono utilizzate per il
trasporto dei beni finiti ai punti vendita. Al consumo domestico
giungono i pochissimi imballaggi utilizzati per confezioni particolari
quali vini, formaggi, ecc. (oltre ai tappi di sughero).
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